"CELLA 211" (2009), REGIA DI DANIEL MONZON. ISPIRATO AL ROMANZO DI FRANCISCO PEREZ GANDUL, "CELDA 211"

23.03.2014 21:42


Juan Oliver (Alberto Ammann) è stato assunto come secondino in un carcere di massima sicurezza. Durante un sopralluogo guidato per prendere familiarità con il luogo, scoppia una rivolta fra i detenuti, capeggiata da Malamadre (Luis Tosar), leader carismatico del penitenziario.
A questo punto, a Juan non resta che spacciarsi per detenuto, affinché non venga massacrato e, al contempo, possa avere il tempo di mettersi in contatto con la polizia all'esterno.
La trama è semplice, ma lo sviluppo del film è stato pressoché interessante. Infatti, ci troviamo di fronte ad una pellicola che abbraccia diversi punti di vista sulla questione, in particolare due: da un lato, il tumulto della rivolta e la speranza nei detenuti di ottenere qualcosa dalla sua realizzazione; dall'altro, la lotta di Juan per la sopravvivenza, costretto ad immergersi sempre più a fondo in un mondo che non gli appartiene.
Sembra, inoltre, che la storia quasi ci costringa a considerare il carcere da una possibile prospettiva più umana e meno giudicatoria; infatti, al di la del classico stato di rivolta che ci troviamo ad osservare, una piccola parte di dialoghi ci invita a soffermarci sullo stato più drammatico dei galeotti ed il fatto che non abbiano più nulla da perdere: il peso delle loro condanne grava sulle loro scelte.
La pellicola è spesso interrotta da giochi di flashback del protagonista, atti a mostrare l'intimità della sua vita quotidiana assieme alla moglie Elena (Marta Etura), tra l'altro, in dolce attesa. L'elemento "moglie/bambino" sarà determinante sia ai fini della trama che per il lato psicologico di Juan, che imparerà a conoscere un lato di se stesso mai scoperto finora. Assisteremo, infatti, ad uno stravolgimento dell'intero girato, che porterà ad un susseguirsi di avvenimenti uno più intenso dell'altro, proiettati verso un degrado esponenziale dei fatti.
In conclusione, credo sia un film tutto da vedere; e ve lo consiglia una persona che, solitamente, preferisca altri generi.

-BIANCO EUGENIO-    

—————

Indietro